Note Informative
| QUARTO ALBUM PER LA PROROMPENTE BAND WOLF PARADE. “CRY CRY
CRY”, PRIMO ALBUM IN 7 ANNI – E DOPO LA PAUSA INIZIATA NEL 2010 – DA
SFOGO AL LORO SOUND ROCK GLAM-PROG CON 11 BRANI TRAVOLGENTI. SONORITÀ
MARCATAMENTE ELETTRICHE, CHITARRE DILAGANTI E TASTIERE CAOTICHE, RENDONO
“CRY CRY CRY” UN PERFETTO RITORNO SULLE SCENE “La band stessa è quasi un quinto membro della band, qualcosa come la
somma delle parti” afferma Spencer Krug (Wolf Parade). “Non sappiamo
chi o cosa sia responsabile del nostro sound, è solo un qualcosa che è
scaturita naturalmente e costantemente da questa particolare
combinazione di musicisti”. Quel sound – complesso ma riconoscibile, un’energica infusione di
glam, prog, synth-rock e disagio soddisfacente – ha contribuito a dare
definizione all’indie-rock degli anni 2000 con 3 acclamati e celebrati
album e una prorompente fan base, rimasta fedele ai Wolf Parade anche in
occasione della pausa del 2010. Una cauta reunion nel 2014 ha portato all’uscita di “EP4” nel 2016 e a una serie di affollatissimi show in giro per la nazione. E adesso il Wolf Parade sono tornati con “Cry, Cry, Cry”, il loro
primo album in 7 anni. Primo album ad essere prodotto dalla leggenda
John Goodmanson (Bikini Kill, Sleater-Kinney, Unwound) ai Robert Lang
Studios fuori Seattle, “Cry Cry Cry” è inconfondibilmente Wolf Parede –
ma con rinnovata attenzione e creatività, proprio ciò che fan e pubblico
avevano bisogno di sentire da loro. L’album mette insieme ciò che rende
i Wolf Parade così unicamente elettrici – i crescenti ritornelli, inni
stimolanti, chitarre irregolari e dilaganti e caotiche tastiere – e
trova il modo di lasciare spazio al loro miglior materiale progressive
mai composto. È anche un gradito ritorno a Sub Pop, che ha pubblicato
tutti e 3 i precedenti lavori della band. Nel periodo di lontananza, la band si è divisa geograficamente e si è
concentrata su famiglia e altri lavori – Spencer sul suo progetto
solista Moonface, Dan Boeckner con le sue band Handsome Furs, Operators e
Divine Fits (con Britt Daniel degli Spoon), Dante De Caro su dischi con
Carey Mercer (Frog Eyes) e Blackout Beach, mentre Arlen Thompson ha
dedicato il suo tempo a fare il padre e a trovare un lavoro “normale”.
Questa pausa ha dato modo a dei Wolf Parade più forti e tosti di
emergere, e ricominciare con determinazione da dove avevano interrotto. |