Nell’Europa inquieta del primo Novecento emerse Erwin Schulhoff come una voce fuori dal coro, capace di assorbire influssi diversissimi – dal tardo Romanticismo al Dada – e di forgiare un linguaggio musicale unico. L’album “A Lone Voice” (“Una voce solitaria”), affidato al Quartetto Eridàno, riunisce i suoi due Quartetti per archi (1924–25) insieme a due lavori affini: il giovanile Divertimento per quartetto d’archi (1914) e i Cinque Pezzi (1923), una suite di danze stilizzate intrise d’ironia. Queste opere tracciano il percorso di Schulhoff dagli esordi ancora intrisi di tardo-romanticismo alle audaci sperimentazioni ritmiche e grottesche della maturità, rivelando a ogni tappa l’originalità della sua visione musicale.
01. – 05. Divertimento for String Quartet WV 32 (Op. 14), 191406. – 11.5 Pieces for String Quartet WV 43 (1923)12. – 15.String Quartet No. 1 WV 72 (Op. 8), 1924
