“Se non cantassi sarei nessuno” è l’ultimo album di Enzo Carella, pubblicato nel 2007 dopo un lungo silenzio discografico durato oltre vent’anni. È un ritorno in grande stile, ma anche un congedo elegante, visionario e fuori dal tempo. Il titolo è già un manifesto esistenziale: cantare come atto vitale, come unica forma possibile per essere qualcuno, o forse per continuare ad esistere davvero.
Ma questo disco non sarebbe ciò che è senza le parole di Pasquale Panella, poeta stralunato e geniale, coautore di tutti i testi. La loro collaborazione, cominciata nei primi anni ’80, qui raggiunge una maturità definitiva. Panella – lo stesso autore che ha rivoluzionato il linguaggio della canzone italiana scrivendo per Lucio Battisti da Don Giovanni in poi – costruisce testi densi, labirintici, ironici, a tratti indecifrabili, ma sempre incisivi e sonoramente perfetti. Il significato scivola, sfugge, ma qualcosa resta, e vibra.
Carella, dal canto suo, è interprete, regista, attore vocale. La sua voce – calda, teatrale, inconfondibile – è lo strumento con cui attraversa le visioni panelliane: le fa vivere, le canta come se fossero sogni raccontati a mezza voce dopo una notte strana.
Ristampato per la prima volta in versione CD, in formato jewel box.
01 – ODISSEA
02 – SOLITUDINE VERA
03 – CARA AL CUORE
04 – PARTI NUDE
05 – CAPEBOMMA
06 – SOLO CIELO E MARE
07 – TIEMPE DOCE DOCE
08 – MY BABY IS BACK
09 – LA MISERIA
10 – PARTIRE (TELEVISORI VIAGGIATORI)
