Un viaggio già iniziato con Atlas Vending, ma che raggiunge nuove vette in Up On Gravity Hill, dove il trio canadese crea un mondo sonoro caleidoscopico tanto tenero quanto oscuro, aiutato ancora una volta dall’ingegnere Seth Manchester (Mdou Moctar, Lingua Ignota, Battles). Il trio non perde tempo e l’iniziale “No Reservation / Love Comes Crashing” arriva come un’onda, un brano dinamico con un violino, per gentile concessione del compositore Owen Pallett, che freme brillantemente sotto le eleganti ondate di chitarra, batteria e basso. La sua presenza indica che METZ stanno pensando in modo più cinematografico che mai. Questo è in parte dovuto al lavoro di Alex Edkins come autore di colonne sonore e al suo progetto solista, Weird Nightmare, dove, dice, ha imparato a scrivere lasciando che fossero le emozioni a guidare il percorso. Ma non fatevi illusioni: Up On Gravity Hill è lo sforzo collettivo di una band, di tre musicisti che suonano insieme da oltre un decennio, con tutta la fiducia che questo comporta.
1. No Reservation / Love Comes Crashing2. Glass Eye3. Entwined (street Light Buzz)4. 995. Superior Mirage6. Wound Tight7. Never Still Again8. Light Your Way Home